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Questione rifiuti a Givoletto

Presentata interpellanza all’Amministrazione Comunale da parte di consiglieri dei Vivere Givoletto

Occorre focalizzare l’attenzione su un tema condiviso e condivisibile, scevro da logiche politiche, dalla cittadinanza intera givolettese, non solo dai 502 nostri elettori, come Lei, Sindaco, ci ricorda ad ogni occasione.

Questa interpellanza è stata redatta per fornire un contributo costruttivo, nell’interesse di tutti, come Noi di “Vivere Givoletto”, riteniamo debba essere intesa la funzione di opposizione.

Quello dei rifiuti, infatti, è un argomento che riguarda indiscutibilmente tutto il Paese e che è sentito da tutta la cittadinanza. Ed è proprio partendo dalle rimostranze dei cittadini, critici e insoddisfatti della gestione del decoro del paese e della modalità della raccolta rifiuti privata che chiediamo con quali modalità l’Amministrazione comunale intenda gestire il problema.

Obiettivamente non si può far carico all’amministrazione comunale o al consorzio gestore della scarsa cura del decoro della città dimostrata da alcuni cittadini. Scarsa cura rappresentata da discariche abusive a cielo aperto (che ovviamente potrebbero essere alimentate anche da non residenti).

Non si può addebitare alla Sua Giunta l’incuria dimostrata da chi abbandona i piccoli rifiuti urbani dove capita, incuranti che a poca distanza ci sia un cestino pubblico, lo scarso senso civico di chi conduce cani senza raccoglierne le deiezioni, il disinteresse nel curare il proprio verde privato che incombe sulla pubblica via.

Ne deriva una immagine sciatta, disordinata che danneggia la cittadinanza tutta.

Ma tocca pur sempre alla Amministrazione pubblica operare per porvi rimedio, evitando di nascondere la testa sotto la sabbia. L’Amministrazione pubblica deve dimostrare di essere tale reagendo e facendo sentire la propria voce ed evidenziando la propria presenza nella gestione del bene pubblico.

-Cestini pubblici più capaci e adatti al piccolo rifiuto e non ai sacchetti della spesa casalinga che trasformano il cestino in un improprio contenitore di conferimento della indifferenziata. Molto spesso infatti, essi diventano stracolmi già a poche ore dal loro svuotamento.

-Cestini maggiormente diffusi sull’intero territorio per eliminare certi alibi,

-Punti di distribuzione e sacchetti per le deiezioni animali collocati nei punti di maggiore interesse.

-Un maggiore controllo delle zone critiche con mezzi e modalità presenti sul mercato

-Aumentare il numero delle raccolte settimanali

-Minore esitazione a sanzionare i trasgressori (indubbiamente avere agenti di Polizia Locale ad ore non giova)

-Porre maggiore attenzione alla cura del verde pubblico che incombe, in modo disordinato (evidenti le erbacce sul lastrico stradale e sui bordi dei marciapiedi, frutto spesso di lavori non realizzati in modo ortodosso)

-Maggiore incisività nell’imporre le ordinanze comunali nei confronti dei privati che non curano il proprio verde che invade la sede stradale, impedendo spesso una corretta visibilità. Non si può pensare infatti che sia sufficiente l’abituale ordinanza evitando poi di darle seguito.

– (quando il problema pandemico sarà finalmente risolto), assicurare il patrocinio a campagne informative da svolgersi nelle scuole, negli uffici pubblici, magari con l’aiuto del Consorzio CISA.

RACCOLTA RIFIUTI CASALINGHI

Negli ultimi anni è evidente come il servizio della raccolta dei rifiuti casalinghi sia peggiorato.

La progressiva riduzione dei passaggi rispetto ad un tempo, che saltano frequentemente, con un servizio spesso privo della giusta attenzione ha sicuramente prodotto un risparmio economico al consorzio, ma tali risparmi, spesso, non si sono riversati nelle tasche dei cittadini, ma ha determinato un grado di insoddisfazione tra i cittadini, che la Giunta da Lei diretta non può non aver percepito.

Quello che balza agli occhi è il cumulo di sacchi che fuoriesce dai cassonetti condominiali (zona ufficio postale), a cui si aggiunge sempre un numero di sacchi poggiati nei pressi, nei giorni delle raccolte. Prova inequivocabile di un’inadeguatezza dei passaggi quindicinali, acuito da quando con la plastica si è deciso di conferire i metalli. La plastica infatti è un rifiuto ingombrante e aggiungere altri prodotti non compattabili, senza la possibilità di avere cassonetti dedicati ed unirli nella raccolta, ha generato un incremento del numero dei sacchi che, con i residui di cibi, attira gli animali che rompono i sacchetti, riversando il contenuto sul suolo pubblico, contribuendo al degrado ambientale sotto gli occhi di tutti.

SOLUZIONI:

-Tornare al conferimento dei metalli con il vetro (che ha contenitore dedicato e di capienza che si è dimostrata essere, negli anni scorsi, sufficiente)

-Aumentare la frequenza dei passaggi di raccolta

-Chiedere conto, anche amministrativamente,  dei mancati passaggi da parte degli incaricati del consorzio CISA, non come fino ad ora (non) si è fatto

TRASPARENZA DELLE BOLLETTE

Ulteriore punto dolente, ancor più alla luce dell’introduzione della “Tariffa Puntuale” che addebita supplementi sulla base della raccolta indifferenziata se supera la quota assegnata (peraltro in maniera unilaterale)

Premesso che la produzione dei rifiuti indifferenziati non è completamente controllabile e gestibile dall’utenza, che si ritrova ad avere prodotti (soprattutto contenitori alimentari) che di regola devono finire in quei bidoni, al cittadino non è dato verificare in modo chiaro e documentato, l’esattezza e il dettaglio dei conferimenti supplementari soggetto ad addebito. Posto che il sistema di rilevazione sia dichiarato digitalizzato e personalizzato, in un’epoca di trasparenza, digitalizzazione e comunicazione è poco accettabile per l’utente che paga, ricevere il banale numero di passaggi extra (paga i passaggi che dico io!!). Ormai qualunque bolletta di servizi, riporta tutti i dettagli che concorrono alla tariffazione e addebiti dei costi di servizio fisso, variabile e “a consumo”.

Perché CISA/SIA non si adegua a questi tre punti fondamentali (trasparenza, digitalizzazione e comunicazione)?

Siamo nel 2021, il consorzio è una società a partecipazione pubblica e gli stessi Comuni che ne fanno parte dovrebbero attivarsi a favore dei propri cittadini, non rappresentare, come è avvenuto fino ad ora, gli interessi o le argomentazioni del consorzio. Anche e SOPRATTUTTO agendo tramite i propri rappresentanti nel CdA dello stesso.

Sebbene sia per Legge obbligatorio far parte di un Consorzio, non è assolutamente obbligatorio far parte di un determinato Consorzio, soprattutto se il consorzio prescelto dimostri falle macroscopiche nella gestione della raccolta rifiuti

SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI

Passaggi di raccolta dei rifiuti saltati senza logica, raccolte parziali, scarsa attenzione alle conseguenze di una raccolta fatta con superficialità (pensiamo ai rifiuti “persi” sul luogo di raccolta o altrove).

Su questa problematica è indubbia la scarsa incisività da parte dell’Amministrazione che pur vede un proprio rappresentante sedere nel CdA. Abbiamo troppo spesso solo sentito vaghe giustificazioni, tutte sui social che Lei afferma di amare così poco, ma che vengono utilizzati come cassa di risonanza della Sua Giunta come quella che “chi effettua la raccolta sia in scadenza di contratto” come se un contratto non dovrebbe essere rispettato fino all’ultimo giorno di applicazione!!

Non conosciamo eventuali sanzioni poste a carico di chi ha l’appalto, né tantomeno conosciamo il beneficio economico che ne traggono i VERI danneggiati: I CITTADINI-UTENTI

CONSIDERAZIONI FINALI

Il silenzio della Giunta da Lei diretta è diventato assordante. Il silenzio di una Giunta che non sembra rendersi conto del problema e di conseguenza non agisce per porvi rimedio, come se NON fosse presente sul territorio che amministra.

Troppe volte sembra che veniate a scoprire i problemi dai Social, mentre sarebbe auspicabile un minimo controllo o verifica del territorio che amministrate.

Gruppo consiliare Lista “Vivere Givoletto”

Dott. Massimo Tidu

Avv Stefania Pignochino

Dott. Filippo Bellavia

Dott.ssa Sabrina Losa

4 pensieri riguardo “Questione rifiuti a Givoletto

  • 30 Gennaio 2021 in 11:19
    Permalink

    Si parla tanto di ecologia,di attenzione al contagio in questo periodo di pandemia , ma poi guardiamoci attorno e notiamo che c’è una situazione igienica , e di sicurezza intollerabile. A parte la mancanza di illuminazione e di marciapiedi , ci sono bordi delle strade principali e ruscelli pieni di rovi e di rifiuti. Secondo me la gestione del consorzio Cisa è ampiamente inadeguato bisognerebbe proprio cambiare consorzio e cambiare completamente sistema e strutture per la raccolta.Vi sembra normale che non ci sia un contenitore per la plastica e che i sacchetti con la plastica vengano gettati per terra spesso con fuoriuscita del contenuto.Vi sembra normale che i cestini di indifferenziato vengano messi sulla strada la sera di domenica per il ritiro del lunedì’ . Vi sembra normale che le zone deputate al ritiro siano completamente scoperte ed accessibili a chiunque? Ho visto macchine che passando lanciano dal finestrino i sacchi dentro il recinto di raccolta. Vi sembra normale che i bidoni sono insufficienti è mai puliti? Impariamo da Pianezza e da San Gillio dove ci sono contenitori come si deve! Sul libricino elettorale di chi ci amministra, c’erano delle belle intenzioni riguardo la raccolta rifiuti ed altro, belle intenzioni che tali sono rimaste.

    Risposta
    • 30 Gennaio 2021 in 12:05
      Permalink

      Considerazioni da condividere.
      Ci sono cestini per i piccoli rifiuti urbani che alcuni utilizzano per la “loro” indifferenziata, così poi faranno pure i virtuosi “risparmio con la puntuale”.
      Raccolta puntuale: stimolo a fregare il prossimo e all’abbandono incontrollato.

      Risposta
  • 1 Febbraio 2021 in 17:00
    Permalink

    Chiedo cortesemente, visto che gli anni scorsi lo abbiamo sempre fatto noi.. Tutti i bordi del Rio Vaccaro compreso quello di Frazione Borgonuovo all’altezza del nmr civico 22/A e oltre.. A chi spetta la pulizia di questo Rio? Ora è in uno stato pietoso, e il rischio che il ruscello stesso non possa scorrere facilmente per via di tutta questo impedimento dovuto a rami arbusti e rovi. Ringrazio anticipatamente, sperando in una risposta esaudiente… Evangelista Salvatore – Fanari Costantina

    Risposta
    • 20 Febbraio 2021 in 17:19
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      Prenderemo le dovute informazioni e pubblicheremo qui i termini della gestione della pulizia del Rio Vaccaro

      Risposta

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