BUONI PROPOSITI (smentiti dalle azioni)
BUONI PROPOSITI (smentiti dalle azioni)
E’ finito il tempo della campagna elettorale, ma credo che qualcuno non lo abbia ancora comunicato al Sindaco/a di Givoletto, la quale questa volta utilizza il proprio profilo personale e non i canali istituzionali, come prassi vorrebbe, per rispondere all’intervento del consigliere comunale Capogruppo della lista “Vivere Givoletto”. Provo a rispondere con precisione alle “simpatiche”ed in taluni casi “esilaranti” obiezioni del vulcanico Sindaco/a che sforna, per sua stessa ammissione, ben mille idee al giorno. Chiedere il riconoscimento politico dei rappresentanti di circa 500 elettori givolettesi vuol dire semplicemente rimarcare il fatto che quegli elettori non hanno trovato “disdicevole” (sono parole ideate da Lei, ricorda?) la nostra candidata Sindaco. Visto che in nessun passaggio del Suo discorso di insediamento ha ricordato il fatto di essere diventata il SINDACO DI TUTTI I GIVOLETTESI, dunque anche degli “asini” astensionisti, altra parola ideata da Lei, ricorda anche questa (non è che in quei giorni mille idee hanno dimostrato di essere troppe?), abbiamo sentito il bisogno di farglielo notare.
Chiedere la possibilità di avere uno spazio da dedicare al gruppo di opposizione ci è parsa una richiesta lecita. E lecita sarebbe stata una Sua risposta (anche negativa, ovviamente) istituzionale.
Passo al punto “mettere il cappello sulle idee”.
Vede Sindaco/a, in alcune occasioni nella passata amministrazione comunale, le proposte dei gruppi di opposizione sono state dapprima contrastate, probabilmente perchè ideate da una parte per lei “disdicevole”. Poi pero’ ad un certo punto Lei (e la Sua Giunta) deve aver pensato: “bè, in effetti non è malvagia” e se ne è appropriata, facendola passare come Sua (in quel giorno avrà avuto un deficit di ispirazione, facendo crollare drammaticamente il numero delle sue idee originali ad almeno 999).
Capisce cosa intendiamo ora quando abbiamo richiesto, come dice Lei, di mettere il cappello sulle idee?
Per finire in bellezza (altra frase di Sua ideazione e si vede che oggi voleva arrivare in fretta alle 1000 idee/die) il discorso del giuramento sulla costituzione.
E’ senz’altro palese che lei sia “un’amante (le concedo l’errore di battitura mancando l’apostrofo nel suo testo originale) della Nostra Costituzione. Quel passo lo abbiamo voluto tutti noi perché negli anni scorsi qualche componente della Sua Giunta, aveva dimostrato pecche nella conoscenza della nostra Costituzione. Lo avvisi Lei.
Atteggiamento molto aperto e conciliante, per niente denigratorio e mooolto collaborativo nelle intenzioni della sindaca di tutti noi Cari givolettesi, compresi gli asini che non hanno votato per lei. Ovviamente sono ironica e sono disgustata. Non mi sembra il modo migliore per avviare una collaborazione per il bene del paese continuare in questo atteggiamento di spocchiosa critica e denigrazione per tutto ciò che arriva da chi la pensa diversamente da Lei
Complimenti alla sindaca, che non è in grado neanche di spiccicare due parole, dico, due, in sede istituzionale ma si rivela come sempre una leonessa da tastiera sui social, ispirata non so da chi? Siamo in buone mani.
C’è ancora una volta una certa ineleganza nel vincere. La campagna elettorale è finita e invece, come scrive bene il consigliere Tidu, sembra continuare con parole di disconoscimento dell’altra parte. Se hai vinto con simile larghezza, dovresti avere le spalle grosse e il cuore leggero, ti potresti permettere di essere generoso. E invece niente. Abbiamo vinto, abbiamo vinto, abbiamo vinto! E per chi non se ne fosse accorto ci pensa l’esegeta più raffinato del dettato costituzionale: si issa sul pennone del cortile di casa (ma che è? una caserma? ah già, se si hanno quei gusti…) la bandiera del Punto che garrisce al vento. Boh, se si pubblicasse un foglio satirico comunale non mancherebbe mai il materiale.
Al giornale satirico (o più umilmente ad una pagina FB) ci sto pensando seriamente, concordando con lei quando dice che non mancherebbe il materiale. Si potrebbe chiamare “Il Raglio”..